sabato 28 marzo 2015

La poesia della domenica - Gioachino Belli, Il marchesino Eufemio

William Hogarth, Il risveglio
L'esame di un perfetto somaro, un nobile, che si risolve, ovviamente, con un successo. Ciò che avviene oggi, pressappoco, ma senza il blu del sangue. La stolida asineria passa agevole dall'aristocrazia alla borghesia. Già un altro atrabiliare, Gadda, descriveva così altri giovani imbecilli:

"Idioti dentro la capa più che se la fosse fatta di un tubero, infanti una pur che fosse favella: dopo dodici generazioni di granoturco e di migragna dai piedi verdi venuti fuori anche loro dall’Arca bastarda delle generazioni, a cercar di barbugliare una qualche loro millanteria tirchia nel foro: lo sbilenco foro di Pastrufazio! venuti giù, giù, dai formaggini fetenti del Monte Viejo alle più trombose bocciature dell’Uguirre, muti e acefali in castigliano, sordi al latino, reprobi al greco, inetti alle istorie, col cervello sotto zero in geometria e in aritmetica, non sufficienti nel tiralinee, perfino con la geografia erano insufficienti! bisognava sfiatarsi per delle settimane, degli anni, a fargli capire che cos’è una carta del vittorioso Maradagàl! e come si fa a far le carte: e ancora ancora non ce la facevano, poveri tesori! Eppure venivano giù come un olio al loro imbandierato varo, varati finalmente nel sciocchezzaio con tutti gli onori e i carismi: carene insevate da stupidità. Più insulsi erano, e più felice e liscio gli andava sottoculo lo scivolo, giù, giù ...".

Ma sì, va tutto bene agl'ignoranti. Ignoranti, ignorantissimi. Meno sanno, più si innalzano. Siamo in Italia, certo, ma non è colpa della nazione dei somari. Non solo almeno: è proprio lo Spirito dei Tempi (Zeitgeist) a imporci gli Eufemii del ventunesimo secolo.

A dì trenta settembre il marchesino,
d'alto ingegno perché d'alto lignaggio,
die' nel castello avito  il suo gran saggio:
di toscan, di francese e di latino.

Ritto all'ombra feudal d'un baldacchino 
con voce ferma e signoril coraggio,
senza libri provò che paggio e maggio
scrìvonsi con due g come cuggino.

Quindi, passando al gallico idioma,
fe' noto che jambon vuoI dir prosciutto,
e Rome è una città simile a Roma.

E finalmente il marchesino Eufemio, 
latinizzando esercito distrutto, 
disse exercitus lardi, ed ebbe il premio!

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