domenica 29 settembre 2013

BiblioPride: orgoglio nazionale per un patrimonio tra i più importanti del mondo

Raethia Corsini 
Per avere un'idea del valore e della diffusione delle Biblioteche in Italia, basterebbe andare su wikipedia e scoprire che si tratta di un patrimonio di così alto valore da posizionarsi ai primi posti nel mondo. Le biblioteche, in tutte le forme, sono templi per l'evoluzione del sapere comune, eppure i tagli economici imposti da questa infinita crisi hanno colpito anche questo settore che - paradossalmente - fornisce a tutti gli strati sociali, perché a costi bassissimi, la possibilità di accedere alla cultura. Ci sarebbe di che andare fieri, orgogliosi. Infatti è questo che si "rivendica" nella seconda edizione di BiblioPride, iniziativa che promuove incontri e scambi di riflessioni in tutte le biblioteche d'Italia dal 27 settembre al 5 ottobre, anche se l'apice dell'iniziativa sarà sabato 5 ottobre a Firenze, con una grande festa in Piazza Santa Croce, dove si ritroveranno scrittori, artisti, giornalisti e intellettuali per confrontarsi sul valore aggiunto che il sistema bibliotecario nazionale dà alla crescita culturale, economica e sociale del Paese (per seguire l'evento anche a distanza, si può visitare la pagina facebook dedicata). Lo scorso anno lo scenario fu Napoli: è volontà precisa dell'Associazione Italiana Biblioteche scegliere ogni anno una città diversa in una regione differente, proprio per mettere in risalto l'estensione nazionale del tessuto bibliotecario e connettere comunità con istituzioni.
Firenze, inoltre -come ricordano i responsabili dell'Associazione - "è sede di grandi biblioteche storiche, di servizi bibliotecari pubblici efficienti per non parlare dei preziosi archivi e di un contesto artistico e museale unico al mondo". L'obiettivo del BiblioPride 2013, come ha affermato nella conferenza stampa di presentazione Rossana Rummo, direttore generale per le Biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore del MIBACT, è «aprirsi alla collettività perché le biblioteche sono un bene comune che riguarda tutti e tutti siamo chiamati a contribuire, direttamente ed indirettamente, alla composizione del sapere. Ha inoltre ricordato che «nonostante i tagli e i
problemi legati al mancato ricambio generazionale, il Ministero della cultura sta compiendo tutti gli sforzi possibili, anche con il decreto “Valore Cultura”, per mettere al centro dell’attenzione del Parlamento la necessità di considerare, con azioni concrete, le biblioteche, il libro, la lettura, al centro delle politiche di sviluppo del nostro Paese». Ecco, sembrano buone notizie, nonostante i tagli. Una cosa però mi colpisce sopra le altre: "i problemi di ricambio generazionale". Un patrimonio così vasto, potrebbe dare lavoro a molti giovani, ma per diventare bibliotecario ci vuole una formazione seria. E forse, prima ancora, ci vuole l'educazione alla lettura, al libro e una presenza più capillare in aree del nostro Paese, dove non esistono biblioteche e neppure librerie. Mi auguro che ci siano tanti spunti anche in questa direzione nel giorno - sacrosanto - dell'orgoglio delle biblioteche. 




1 commento:

  1. grazie per questo post! anche in uno sperduto paesino della sicilia dove vivono ancora i miei nonni, la piccola biblioteca ha partecipato all'evento e io ci andata con i bambini! w le biblioteche!

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