domenica 12 gennaio 2014

Le note di Leo. Glenn Gould l'esegeta di Bach

La buona musica sana la mente e, di conseguenza, aiuta il corpo. Ci viene in aiuto nei "passaggi", per trasportarci da un luogo all'altro, fisico e mentale. O, più semplicemente, per traghettarci dalla domenica al lunedì. È proprio questo che tentiamo qui, avviando un nuovo appuntamento domenicale. I brani li sceglie per noi Leonardo Castellucci, fine conoscitore di musica, giornalista, scrittore, oggi direttore editoriale di Cinquesensi Editore. A corredo della scelta musicale, una sua breve nota e alcuni suggerimenti di lettura. Buon ascolto.

J.S. BACH. Partite 1-2-3.(BWV 825-826-827)
al piano, Glenn Gould

Quando, raramente, Glenn Gould applicherà la personale misura sonora a Mozart, Beethoven, Chopin e perfino ad alcuni compositori moderni come Hindemith, diventerà un pianista strano, comunque discutibile, confermando il proprio limite e la propria missione. Quella di essere l’esegeta di Bach, il suo dolce ‘carnefice’. (Leonardo Castellucci)




Monteverdelegge ha scelto, inoltre, il seguente stralcio da un articolo di Leonardo Castellucci pubblicato sul settimanale Panorama nel 2012.

[...] Quel suo strano modo di suonare, quello staccare ogni nota, quasi volesse tentare di traghettare l’anima di un clavicembalo in quella di un pianoforte, quella volontaria rinuncia a legare le note, quasi fossero tanti suoni isolati che si susseguono come in un infinito scorrere, senza sottolineature, senza variazioni timbriche, 
senza quel pathos cui tutti erano abituati, affascinano molti e disorientano altrettanti. Gould incurante, forse addirittura soddisfatto di «risvegliare il seriale torpore di certi esecutori», non dà peso alle critiche negative, spesso anche feroci, e non per arroganza giovanile ma perché è dentro un suo tempo, dentro un suono suo, che segue con l’umiltà, l’ossessione e la vocazione di un predestinato [...].

Glenn Gould, 1961
foto: ©Don Hunstein
Letture suggerite
Glenn Gould, L’emozione del suono. Lettere 1956-1982, a cura di John P. L. Roberts e Ghyslaine Guertin, trad. Luciana Coppini, Rosellina Archinto editore, Milano 2006

Michel Schneider Glenn Gould: piano solo, trad. Sergio Toffetti, Einaudi, Torino 1989

Kevin Bazzana, Mirabilmente singolare, racconto della vita di Glenn Gould, trad. Silvia Nono,Edizioni e/o, Roma 2004 

Jonathan Cott, Conversazioni con Glenn Gould, trad. Marco Gioannini, Ubulibri, Milano 1989; EDT, Torino 2009 



3 commenti:

  1. suggerirei anche (per uno sguardo di sguincio) Il soccombente, di Th. Bernhard

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  2. ah ah, si vede che sei lontana: Il soccombente è stato il nostro libro di novembre e ha scatenato un putiferio!

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  3. sì, marta, ci avevamo pensato a indicarlo, ma proprio perché è già stato segnalato (e discusso) nel gruppo di lettura abbiamo ritenuto opportuno segnalare qualcosa di diverso. grazie comunque! :-)

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