giovedì 27 giugno 2013

Gli anni Settanta riletti da una femminista di frontiera


Ti racconto un libro:
Chiara Ingrao, Oltre il ponte. Pensieri di una femminista di frontiera,1976-200
Ediesse, pp 176, euro 12


Anna Maria Rava

Non è vero che gli anni ’70 sono stati solo anni di piombo.

Il conflitto sociale, pure aspro ma non violento, delle generazioni che si sono mobilitate allora ha prodotto radicali mutamenti nella vita delle persone, nella società e nelle leggi.

Come Italo Calvino nella sua poesia Oltre il ponte, posta in apertura dell’introduzione al testo, trasmette la memoria della Resistenza  alla ragazza dalle guance d’aurora, che è il futuro...


O ragazza dalle guance di pesca,

o ragazza dalle guance d’aurora,

io spero che a narrarti riesca

la mia vita all’età che tu hai ora...

Avevamo vent’anni, e oltre il ponte,

oltre il ponte ch’è in mano nemica,

vedevam l’altra riva, la vita,

tutto il bene del mondo oltre il ponte.


...così Chiara Ingrao vuole sia ricordato il patrimonio di profonde e complesse riflessioni elaborato in gran parte dalle donne negli anni ’70. Patrimonio che ha prodotto grandi riforme condivise, basta ricordarne alcune che istituiscono: il divorzio (L. 898), gli asili nido pubblici (L.1044), la tutela delle lavoratrici madri (L.1204), la scuola a tempo pieno (L.820), l’obiezione di coscienza (L. 772), il  nuovo diritto di famiglia (L. 161),  i consultori (405) , la riforma penitenziaria (L.354).

E poi nel ’78, anno dell’assassinio di Aldo Moro,  la riforma sanitaria (L.833), la legge 194 sull’aborto e la legge 180 sull’abolizione dei manicomi. 

Anni di grandi conquiste sociali quindi, anni in cui le categorie più eterogenee hanno dato vita a nuove forme di lotta, che non solo vedevano “tutto il bene del mondo oltre il ponte “, ma che hanno attraversato ponti  e ne hanno creato di nuovi, che uniscono.

Chiara Ingrao ha raccolto i suoi scritti di quegli anni, distribuendoli intorno a quattro nuclei tematici, quattro capitoli ancora oggi di grandissima attualità, introdotti ciascuno da una premessa. Ogni sezione ha come titolo due parole che, a ben guardare,  sono strettamente legate fra loro: libertà/maternità, soggettività/lavoro, conflitti/guerra, diversità/diritti. 

“Non sono pensieri asessuati” ma Pensieri di una femminista di frontiera, come recita il sottotitolo. Altro che documenti datati, troviamo in queste pagine tutta la profondità e la complessità del patrimonio di riflessione che le donne hanno elaborato in questi anni, generando grandi svolte. Ma nuovi ponti devono essere ancora costruiti e a farlo sarà l’azione creativa globale delle donne.
Al volume è allegato un intenso e toccante audiolibro, Dita di dama, la storia di un’operaia romana  e delle sue compagne nell’Italia di quarant’anni fa.

Chiara Ingrao ha lavorato nel Sindacato, alla Rai, è stata traduttrice e interprete, eletta in  parlamento, attiva nel movimento pacifista, consulente del Dipartimento per le pari opportunità e membro del Comitato interministeriale per i diritti umani.


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