giovedì 16 maggio 2013

Godard innamorato in "Un anno cruciale"

Ti racconto un libro:
Anne Wiazemsky, Un anno cruciale, Edizioni e/o, traduzione di Silvia Manfredo, pp. 204, euro 17,50

Roberto Liberatori
Il libro racconta una storia vera. Quella dell'incontro e l'amore tra la protagonista, Anne Wiazemsky e il cineasta Jean Luc Godard. Sullo sfondo, un'epoca che sta cambiando con i primi movimenti studenteschi che porteranno alla contestazione degli anni successivi. Lei ha solo 19 anni, appartiene ad una famiglia dell'agiata borghesia parigina, lui invece è uno dei cineasti più celebri della Nouvelle Vague, già in quell'"anno cruciale" 1966 famoso e discusso. Il loro è un amore corrisposto e immediato. Nella storia ci sono poche di quelle resistenze che caratterizzano i primi momenti di un rapporto: la paura della perdita della libertà di Anne, un pizzico di possessività di Jean Luc. Gli unici ostacoli sono quelli che frappone la famiglia di lei, soprattutto la mamma Claire, che non vede di buon occhio il rapporto. Anche il nonno di Anne, il premio Nobel François Mauriac, ha delle resistenze, dovute alle chiacchiere del loro ambiente. Gli unici dalla parte di Anne sono il fratello Pierre e lo zio Claude Mauriac, entrambi affascinati dalla figura del cineasta. Ed è proprio il fascino di Godard,  che traspare dal racconto di Anne, che sorprende. Chi lo conosce per la sua prolifica attività, per gli scritti sui Cahiers, per le polemiche seguite ai suoi film, rimarrà colpito dalla figura di questo giovane uomo innamorato e devoto. E proverà, ne sono sicuro, il desiderio di approfondire o recuperare la sua filmografia. Nel libro compaiono personaggi celebri del '900, alcuni veri e propri miti: François Truffaut, Jeanne Moreau,  il filosofo Francis Jeanson, Robert Bresson...tutti appaiono nel libro della Wiazemsky in punta di piedi. Il merito del libro sta in fatti in una narrazione dei fatti senza enfasi: Anne racconta il suo anno cruciale, quello in cui troverà se stessa e diventerà donna, con la freschezza e lo stupore della diciannovenne di allora.

Nessun commento:

Posta un commento