venerdì 19 luglio 2013

Primo Levi, l'anima nel lavoro

Il gruppo di lettura  (2012-2013: il lavoro) 
Primo Levi, La chiave a stella, 1978

Enza Bertoni
Il lavoro assente, i consumi improvvisamente contenuti, i conflitti nella nostra società, dove ci sono garantiti ed emarginati: tutto questo rappresenta un problema centrale, nodale, dei nostri tempi.
Rileggendo il libro di Primo Levi La chiave a stella molte sono le domande e le riflessioni che affiorano. Attraverso il racconto del protagonista Tino Faussone, tecnico piemontese, che gira il mondo a montare gru, strutture metalliche, ponti, con la sua "chiave a stella", lo scrittore contribuisce per contrasto a farci riflettere con leggerezza e ironia su quello che significa lavorare oggi, trentacinque anni dopo l'uscita del romanzo - quando non solo manca il lavoro, ma soprattutto non è curata la formazione, quando il problema del rapporto tra l'uomo e il lavoro è sempre più fragile e precario.
Certo oggi, i nostri giovani non possono dire come Faussone : "io, l'anima ce la metto tutta", poiché l'aria che si respira è quella della mancanza di certezze. Una situazione che  provoca disagio, aggressività, violenza, violazione delle regole, richiesta di aiuto.

Mentre Faussone alza le sue "torri" come un artista, esponente di una società composta di operai eccellenti, ciò che si propone ai giovani d'oggi è un lavoro quasi sempre alienante e ripetitivo, e comunque ricco solo di forti ingiustizie. Per questo, le nostre eccellenze sono costrette ad accontentarsi di una produzione bassa o emigrare.
Serve lavoro, non essere presi in giro. Consiglierei pertanto a tutti di riprendere in mano il testo di Levi e di rileggerlo con serietà, offrendo a chi lavora delle motivazioni e una partecipazione affettiva. 

Insieme a Tempi stretti di Ottiero Ottieri e a Il lavoro culturale di Luciano Bianciardi, La chiave a stella di Primo Levi è uno dei tre libri con cui si è chiuso il ciclo 2012-2013 del gruppo di lettura di Monteverdelegge, tutto dedicato al tema del lavoro. Riflessioni e commenti su questi e su altri testi possono essere mandati per email all'indirizzo monteverdelegge@gmail.com

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