martedì 15 luglio 2014

I Promessi Sposi (e Don Abbondio) in rebus

Una serie di otto rebus (difficili) sull'incontro fra i bravi e Don Abbondio.
I pavidi (i Don Abbondio) possono saltare alle soluzioni in fondo.

"Per una di queste stradicciole, tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell'anno 1628, don Abbondio, curato d'una delle terre accennate di sopra: il nome di questa, né il casato del personaggio, non si trovan nel manoscritto, né a questo luogo né altrove. Diceva tranquillamente il suo ufizio, e talvolta, tra un salmo e l'altro, chiudeva il breviario, tenendovi dentro, per segno, l'indice della mano destra, e, messa poi questa nell'altra dietro la schiena, proseguiva il suo cammino, guardando a terra, e buttando con un piede verso il muro i ciottoli che facevano inciampo nel sentiero: poi alzava il viso, e, girati oziosamente gli occhi all'intorno, li fissava alla parte d'un monte, dove la luce del sole già scomparso, scappando per i fessi del monte opposto, si dipingeva qua e là sui massi sporgenti, come a larghe e inuguali pezze di porpora. Aperto poi di nuovo il breviario, e recitato un altro squarcio, giunse a una voltata della stradetta, dov'era solito d'alzar sempre gli occhi dal libro, e di guardarsi dinanzi: e così fece anche quel giorno. Dopo la voltata, la strada correva diritta, forse un sessanta passi, e poi si divideva in due viottole, a foggia d'un ipsilon: quella a destra saliva verso il monte, e menava alla cura: l'altra scendeva nella valle fino a un torrente; e da questa parte il muro non arrivava che all'anche del passeggiero. I muri interni delle due viottole, in vece di riunirsi ad angolo, terminavano in un tabernacolo, sul quale eran dipinte certe figure lunghe, serpeggianti, che finivano in punta, e che, nell'intenzion dell'artista, e agli occhi degli abitanti del vicinato, volevan dir fiamme; e, alternate con le fiamme, cert'altre figure da non potersi descrivere, che volevan dire anime del purgatorio: anime e fiamme a color di mattone, sur un fondo bigiognolo, con qualche scalcinatura qua e là. Il curato, voltata la stradetta, e dirizzando, com'era solito, lo sguardo al tabernacolo, vide una cosa che non s'aspettava, e che non avrebbe voluto vedere ...

I. Frase 2, 6, 8
II. Frase 9, 8
III. Frase 4, 6
IV. Frase 6, 8
V. Frase 9, 4
VI. Frase 3, 5, 1, 5
VII. A domanda e risposta, frase 5, 10
VIII. Frase 8, 8
"Due uomini stavano, l'uno dirimpetto all'altro, al confluente, per dir così, delle due viottole: un di costoro, a cavalcioni sul muricciolo basso, con una gamba spenzolata al di fuori, e l'altro piede posato sul terreno della strada; il compagno, in piedi, appoggiato al muro, con le braccia incrociate sul petto. L'abito, il portamento, e quello che, dal luogo ov'era giunto il curato, si poteva distinguer dell'aspetto, non lasciavan dubbio intorno alla lor condizione. Avevano entrambi intorno al capo una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro, terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla fronte un enorme ciuffo: due lunghi mustacchi arricciati in punta: una cintura lucida di cuoio, e a quella attaccate due pistole: un piccol corno ripieno di polvere, cascante sul petto, come una collana: un manico di coltellaccio che spuntava fuori d'un taschino degli ampi e gonfi calzoni: uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine d'ottone, congegnate come in cifra, forbite e lucenti: a prima vista si davano a conoscere per individui della specie de' bravi".

Soluzioni

I. 2, 6,10 = Losco S; SO è così; S tema! = Lo scosso ecosistema (Pier Vittorio Certano)

II. 9, 8 = A, F fermare fan don IE = Affermare fandonie (Ignazio Fiocchi)

III. 4, 6 = Tema curato! = Tema curato (Roberto Diotallevi)

IV. 6, 8 = A CC U seri; badi TE = Accuse ribadite (Luigi Maiano)

V. 9, 4 = A T tra E N timore = Attraenti more (Giuseppe Sangalli)

VI. 3, 5, 1, 5 =  VI pavido don or è = Vip avido d’onore

VII. A domanda e risposta 5, 10 = D ubbidirà a T I? Sì! = Dubbi diradatisi (Luigi Martinelli/Francesco Rotta)

VIII. 8, 8 = Tra N e L loschi va TO = Tranello schivato (Massimo Cabelassi/Claudia Sansone/Anna Rita Bertaccini)

2 commenti:

  1. naturalmente io, pavida, sono saltata subito alle soluzioni, geniali come i rebus ;)

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    1. Frase 3, 4, 7, 7, 4 = B elmo d'O; F Urbino; M arti; N a C ara = Bel modo furbino, Martina cara

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