martedì 13 maggio 2014

Il Salone del Libro di Torino, camera ardente della cultura italiana

G. Luca Chiovelli
A Torino: sempre meno lettori, sempre più visitatori.
Una contraddizione deliziosa.
I salonisti torinesi esultano, squadernano dati impressionanti, grafici sardanapaleschi, in cui il trend (qualsiasi trend) s'impenna come un membro eccitato. Come conciliare questo trionfo cesariano con i piagnistei del resto dell'anno? Non saprei davvero ... naturalmente i dati sono veritieri ... Come è possibile che non lo siano? Forse sono sbagliati gli altri dati, quelli sulla non lettura?
Quién sabe?
Dati, grafici, statistiche, interrogazioni, sondaggi ...
Dicono la verità i sondaggi? Non ricordo quale umorista disse: ho pubblicato una mia foto accanto a quella di George Clooney. Poi ho invitato alla scelta: chi è più bello fra noi due? Ecco i risultati: lo 0,7 % ha votato me, il resto ha sbagliato risposta.

300.000 visitatori nel 2013 ... un'intera città come Bari o Catania che si riversa fra le pile di sbobba cartacea di Torino ... un miracolo, signori miei, un miracolo ... forse la benefica influenza della Sindone ... o forse è Baricco che attrae ... il miracolo del ciuffo ...

300.000 visitatori ... una fiumana impressionante ... attenzione! Questi sono dati inoppugnabili ... forniti dagli stessi organizzatori, come non crederci ... resta da capire perché tali manipoli trovino attraenti pile di libri eguali alle pile di libri che trovano in ogni libreria d'Italia ogni giorno dell'anno ... come se qualcuno, stressato dal traffico della settimana lavorativa, dicesse: "Oggi ci rilassiamo, cara ... è domenica, c'è un bel sole ... andiamo a farci un giretto sulla Pontina ... poi una visitina all'Ikea ..."

Pile e pile di libri presto inservibili:

Non c'è speranza omai
Infame pila sorgere,
ah, sì, vedrai, vedrai tra poco,
vedrai vedrai tra poco...
Ahi! Deh! Lasso!
Per man de' barbari
Alzata è già la pila
Ah! vili!... il rio spettacolo
quasi il respir m'invola! ...

300.000 ... non dubito ... credo ut intelligam ... eppure una spiegazione deve esserci ... secondo me sono le tartine, e lo spritz ... si va al salone del libercolo come a un party ... si incontrano note notorietà ... o celebri celebrità ... de visu confermiamo i nostri aneliti intellettuali da televisione ... uh, guarda c'è Concita ... e Corrado ... un incontro sulla fede con monsignor Ravasi ed Eugenio Scalfari, modera Paolo Mieli ... imperdibile ... ottimi questi rustici ... il libro di Loredana ... brava questa Chiara Pizzighettoni, ne ha parlato tanto bene D'Orrico sul Corsera ... un caffettino? ... ottimo lo stand di Eataly ... stasera c'è Umberto Eco con una lectio magistralis sulla contraccezione nel Medioevo, ci vai? In fondo questo Buttafuoco è un bel ragazzo ... la presentazione alle 21.00 ... c'è il ministro ... Ceronetti ... finanziamenti dalla regione ... quanta gente! L'ultimo di Bernardo Sughi lo hai letto? Notevolissimo ... ci prendiamo una cosa al volo ... ci vediamo ... hai saputo ... c'è pure Antonio ... un successone ...

Deve essere così ... le tartine e un certo tono glamour ... basta fare il confronto con il catering della festa del libro di Roma ... panini e lattine da bar di periferia ... salsicce sbrindellate, pizzette bisunte, caffè venefici, un profumo impercettibile di rancido crassume ... guardaroba improvvisati ... stand organizzati come le stie di un pollaio nichilista ... e soprattutto niente sedie, che il lettore romano deve avere la fibra del maratoneta ... E poi niente Ravasi niente Eco niente Baricco niente Scalfari ... Al massimo si vanta Zerocalcare, il fumettaro ... una disfatta glam.



Tartine sciampagnini spritz happy hour prosecchi ... peccato che ci siano i libri di mezzo ...


La letteratura è morta ... a chi interessa più il bello? Siamo, ormai, inadatti al bello ... non lo riconosciamo, peraltro ... Le cose nascono già brutte, senza profondità, costruite con materiali dappoco ... e ne soffriamo, inavvertitamente ... un libro oggi non è che un mediocre assemblaggio di pagine elaborate al pc da un precario ... una sequenza di periodi brodosi celebrata da una pubblicità insistente e sfacciata ... al confronto i cataloghi ferroviari degli anni cinquanta sono prelibatezze bibliografiche ... abbandonare i torchi, le cuciture, l'elegante sobrietà delle copertine in pelle ... aprire il mercato al mondo, ai raccomandati e a qualunque fesso buono pour epater les cretins ... non ci ha portato più letteratura ... e neanche più lettura ... la razionalizzazione dei costi, dei ricavi, dei materiali, l'utilitarismo sfacciato, i tagli, il ricorso al dozzinale, la scarnificazione delle pagine culturali, la corruzione dei critici ridotti a trombette della sedicente industria libraria ha schiantato lettori forti medi e minimi ... la qualità totale, una volta la chiamavano qualità totale ... ma si continua così, verso l'abisso della serialità più infima ... solo per strizzare qualche stitico margine di profitto da vantare nei coglionstorming aziendali ...



Meno si legge più si scrive ... il narcisismo irrefrenabile: il mio ultimo libro le mie pubblicazioni i miei scritti le mie poesie i miei pensieri ...



La tendenza fondamentale del nostro tempo: non leggere ... o leggere l'indispensabile ... leggere a latere ... o leggere l'utile: leggere per sostenere esami, concorsi, aggiornamenti ... leggere bugiardini, istruzioni di montaggio dell'Ikea ... leggere facebook, twitter, mail ... leggere post, freddure, facezie ... ultima onta: leggere giornali e riviste .. non c'è tempo ... non ho tempo ... non c'è mai tempo ...

L'e book ... Il salvifico e-book ... il tritume cartaceo in kindle ... tutta un'altra cosa ... E Gadda e Petrarca in e-book? ... vedrete ... andranno a ruba ...


Si legge ciò che è utile.
Benissimo.
Ma è l'inutile quello che dona il senso alla vita ...
Arte storia filosofia lingue antiche ... l'agonia di una civiltà ...
Si riduce l'uomo a una dimensione: quella presente. La dimensione utile, tecnica ...
E perché un tal essere umano dovrebbe sentire il bisogno di leggere?
Ha tutto con sé: il presente ... le mail, le facezie online, il lavoro, lo svago organizzato, l'empatia che si rivela in pacchetti emozionali standard ...
L'uomo nuovo non è problematico, non si pone domande ... a suo modo è felice, quanto può esserlo un animale all'ingrasso che vede nascere e morire un giorno e una notte simulati ...
A una tale creazione luciferina il passato, e quindi la letteratura, non dicono nulla ... figuriamoci il libro ... al massimo egli si concede il libro facezia ... un testo leggero, aereo, volatile ... che diverta ... il libro-nulla: ricette amorazzi vampiri esoterismo di risulta saggistica da salotto ...
L'uomo nuovo non capisce la storia, il passato ... non ha profondità, è innocuo, isterico, babbeo, infantile ... presto non capirà più nulla di quel che accade attorno ... gli rimarranno solo i balocchi sponsorizzati con cui sprecare il tempo che vorranno concedergli ... il sogno totalitario in terra ... finalmente, dopo millenni di distopie ...



Una speranza: innestare libri nel cervello.
Come in Matrix.
Sequenze neuronali che immagazzinano Dostoevskij, Rabelais, Maupassant ...
Ci avete mai pensato?
A leggerli manco ci pensiamo ... ma se ce li innestate ...



Scene dal futuro.

Libreria Millennium.

Buongiorno, desidero l'upload di Cent'anni di solitudine ...
Certo, signora, che versione preferisce? Quella semplice in italiano oppure con testo a fronte o commentata da Leotardo Bisgazzi o in versione tetralingue: spagnolo, inglese, italiano, napoletano alto antico ...
La versione mono ... preferisco ... non vorrei affaticare le meningi ... sa, sono reduce dall'upload di tutte le foto delle vacanze a Cuba ...
Abbiamo anche quella con dvd e interviste ...
Mi tenta, birichino ...
Costa appena otto crediti, offerta speciale ...
Va bene, vada per questa ...
Benissimo ... si sdrai signora ...



L'upload di libri ...
L'uovo di Colombo o la riproposizione di vecchie abitudini?
Dipende ... l'upload de La divina commedia ...
Padroneggiare, nitidamente, senza le ansie di una memoria fallace, tutti i 14.233 versi della vetta del genio letterario italico ...
Sono indeciso ... quali conseguenze?
Avere in testa un capolavoro non significa apprezzarlo ... o magari no .... forse il risuonare di quei versi, immediati alla nostra mente, ci consentirà un salto estetico superiore, devo pensarci ...
O chissà, fra Dante e la Kinsella si preferirà, come sempre, la Kinsella ...
Sono indeciso ...



Il ministro del ministero dei beni e delle sedicenti attività culturali si aggira fra le pile di Torino ... autore egli stesso, mica cotica ... la sua piu memorabile fatica: Nelle vene quell'acqua d'argento ... titolo assolutamente eufonico ... deve esserci da qualche parte un generatore online di titoli eufonici ... il ministro la butta là: la TV risarcisca il libro ... come no, aspetta ... e poi rilancia: le città della lettura, la casa del romanzo, il palazzo della letteratura, il grattacielo del libro ... ma sì, tanto ciarlare è gratis ... lasciamo stare la letteratura, però ... lasciamola decomporre in pace ... si spinga sulla lounge literature ... idee futuribili ... per i nuovi, incipienti, saloni del libro ... o, meglio, salotti ... un salatino, un Martini ... un innesto neuronale ... un convegno ... autografi, flash mob ... situazionismi ... con cautela, senza disturbare il manovratore ... un po' di pettegolezzi ... gigantografie, simulacri di Baricco e della Mazzantini ... ologrammi di Umberto Eco ... e sinergie, perbacco ... Vaticano, Confindustria, Confcommercio, sindacati, arte postmoderna, digitale, si uniscano in un can can perfettamente sincronizzato ... lounge literature ... e fuochi d'artificio finali ... trecentocinquantamila visitatori ... quattrocentomila .... mezzo milione! 

Via, oltre Giove e l'infinito.

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