martedì 18 febbraio 2014

Io sto con John Elkann (una traduzione nababbo-plebeo)

Aloha!
G. Luca Chiovelli

Un nababbo, John Elkann, recentemente ha dichiarato:
"I giovani hanno poca ambizione per cercare lavoro ... Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo ... ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero, c’e’ tantissima domanda di lavoro ma c’e’ poca offerta perché’ i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione ...".
Tutti hanno inteso la frase così:
"I giovani hanno poca ambizione per cercare lavoro ... Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo ... ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero, c’e’ tantissima domanda di lavoro ma c’e’ poca offerta perché’ i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione ..."
E giù commenti, note, postille, morali.
Tutte sbagliate o incongrue.
Invece di render chiaro un concetto lo si ammorba di formule perbeniste, piu o meno in buonafede. I media dei padroni, la quasi totalità, coprono il tutto con il politically correct: simulano due oppositori, Elkann sì-Elkann no, e la par condicio: fanno finta di darsele come Pulcinella e il diavolo alla fiera dei burattini del Gianicolo: atteggiano voci e gesti a una soffice diatriba, poi, obliterato il badge simile a una Gold Amex, filano assieme al ristorante a gustare dell'ottimo filetto. La gente abbocca e dimentica.
I settori antagonisti indulgono, invece, al patetico: cicalano, blaterano ed estendono fondi indignati sospesi fra il tritume pauperista e un velleitarismo senza scampo. Tanto pensano: non contiamo niente, non ci impipa nessuno, timbriano veloci questo cartellino maledetto che la pizza si fredda (e la birra si scalda).
E allora?
Il mio debol parere questo: basta demonizzare. Occorre, au contraire, benedire.
Dovremmo essere sommamente grati a John Elkann per questo scampolo di verità.
Egli, infatti, dice la verità.



Suo malgrado. Oppure no: ce la spiattella diretta, la suprema verità, ma è così volpino da farla sembrare ‘suo malgrado’.
In ogni caso: finalmente un brandello di verità.
Alla Zavattini: la veritàaaa.
Ed eccola, la verità:
"I giovani hanno poca ambizione per cercare lavoro ... Il lavoro c'è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo ... ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero, c’e’ tantissima domanda di lavoro ma c’e’ poca offerta perché’ i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione ...".
Capito adesso?
Ancora no?

Egli vuole solo comunicarci, con quella schiettezza da orologio sopra il polsino ereditata dal nonno (solo un filo men maliziosa), un basilare concetto della società attuale.
Ed ecco il concetto, nella traduzione in plebeo:

"La democrazia è finita. Quando cento persone detengono una ricchezza pari a quella di quattro miliardi le chiacchiere stanno a zero. Grazie al capitalismo finanziario che aumenta indefinitamente la ricchezza dei signori della terra, una plutocrazia di stampo feudale si è ormai storicamente inverata.
Riflettete, inferiori: il mio impero non produce quasi niente, sembra decotto, eppure è in grado di comprare un'azienda americana e riposizionarsi nelle gerarchie mondiali. Americana, italiana, calmucca, solo fumisterie. Siamo ricchi, straricchi oltre ogni misura, e lo resteremo nei secoli. Come possiamo impoverirci se la ricchezza è immateriale? Il denaro non ha confine, colore, spessore e sostanza; non è legato esclusivamente alle merci, alla terra: non più. E poi: chi le vuole produrre le merci, le macchine, i bottoni ... si diversifica ... operai, rivendicazioni, salari, ore libere, permessi maternità, ferie, malattie, assicurazioni, certificazioni ... basta, per carità  ... il nostro ufficio di collocamento è il mondo ... protestate? Ci sarà sempre un pezzente più pezzente di voi rilanciare al ribasso e a disputarsi i nostri miseri favori ... buttate carne marcia a un cane smagrito e diverrà il vostro più fedele compagno ... compagno, oh oh! Avete capito il calembour ... e poi, come tutti, i nostri imperi inossidabili si tengono in vita grazie allo Stato ... banche, trafficanti d'ogni risma, palazzinari, google, facebook, assicurazioni, Wallmart, bibite gassate, Blackwater, McDonald's ... da dove credete che traggano linfa ... non crederete che Zuckerberg sbarchi il lunario grazie agli introiti dei banner pubblicitari ... e sapete a chi facciamo guerra? A chi non ha McDonald's ... il nemico non mangia burgers ... Stato e McDonald's ... possibile che non ci arriviate ... i tentacoli sono ovunque ... la ricchezza genera ricchezza, all'infinito ... ricchezza e potere: vaporosi, intangibili, invisibili: numeri digitali che stringono, però, come un boa constrictor ... non avete idea ... come? È la mano che muove l'acciaio? Via, volete farmi ridere ...
Nella nostra qualità di feudatari del mondo abbiamo, tuttavia, un cruccio: il bisogno incessante di domestici. Di vario grado. Vassalli, valvassori, valvassini: eserciti personali, polizie private, servizi nazionali a libro paga, mercenari. E infine necessitiamo di servi della gleba: cameriere e camerieri, cuochi, guardarobieri, puliscicessi, concierge, guardiani notturni, liutai di corte, barman, garagisti, lucidatori, spacciatori, valigisti, artigiani del legno e della pietra, piastrellisti, giullari, elettricisti, nani da lancio, fabbri, tergisperma, idraulici, saltimbanchi, nurse, governanti, giardinieri, prostituti, imbianchini, spazzacamini, trombettieri da sbarco, battone. Le direttive del nuovo mondo sono implacabili: la scuola pubblica è stata, all’uopo, sabotata, l'università è una burla, i sindacati e i partiti comprati, l'informazione è controllata capillarmente, le rivendicazioni primarie sostituite con quelle fuffose dei diritti civili, l'ascensore sociale definitivamente bloccato.
Cauto darwinismo sociale.
Dovete arrampicarvi un po'. Sgomitare. Raccogliere i talleri infuocati buttati per scherno dal Marchese del Grillo. I più fortunati e i più bravi fra voi (la meritocrazia!) diverranno i nostri migliori servi e, quindi, i più feroci kapò a guardia di fortune inespugnabili.
La sinistra mondiale? Ma non avete occhi, benedetti ragazzi! Siete senza speranza ... Clinton, Schroeder, Blair ... li abbiamo ricoperti d'oro ... girano il mondo e lo amministrano per nostro conto ... Goldman Sachs, Gazprom ... degli italiani a nostro servizio non parlo ... abbiamo i nostri segreti ... Eh, son suscettibili quelli ... Posso solo dirvi che in pubblico cicalano di riequilibrio sociale ... uno di questi, schiattato qualche anno fa, se ne usciva così su uno dei nostri giornali:

'Nell'Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev'essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità. Cento, cinquanta anni fa il lavoro era necessità; la buona salute, dono del Signore; la cura del vecchio, atto di pietà familiare; la promozione in ufficio, riconoscimento di un merito; il titolo di studio o l'apprendistato di mestiere, costoso investimento. Il confronto dell' uomo con le difficoltà della vita era sentito, come da antichissimo tempo, quale prova di abilità e di fortuna. È sempre più divenuto il campo della solidarietà dei concittadini verso l' individuo bisognoso, e qui sta la grandezza del modello europeo. Ma è anche degenerato a campo dei diritti che un accidioso individuo, senza più meriti né doveri, rivendica dallo Stato'

Ah ah ah che buontempone ... ma l'avete letto bene ... oh dio, ragazzi ... ho le lacrime agli occhi ... 'la buona salute dono del Signore' ... ah ah ah ... 'u Signuruzzu ... ah ah ah oh oh oh ... 'contatto diretto con la durezza del vivere' ... che coraggio ... lui, che, al massimo, avrà riscontrato durezze solo affettando il torrone ... neanche sotto scopolamina avrei il coraggio di declamare queste cose ... ma i figuranti che assoldiamo son sempre più solerti del necessario ... ah, vecchio mio, eri un bravo soldato ... la terra ti sia lieve ...
E faceva parte della sinistra! Uh, che sagome ...
E come è accaduto tutto questo, mi dite? Grazie alla sindrome della rana bollita. Non sto a spiegarvela, ho fretta. Vi metto un bel link. Leggete qua ... oppure qua ...

Solo abbiamo da soddisfare questa mancanza: il bisogno di personale. Chi ci servirà, altrimenti, un Martini con l'olivetta? E la piscina piena di foglie, chi la pulirà? E i levrieri a spasso?
Son problemi.
Per questo vi dico: cogliete l'occasione.
Carpe diem, sentenziava Orazio, uno dei ghost writer del nonno.
Ora, a malincuore, devo lasciarvi.
Datevi da fare, però ... vi aspetto.

Sincerely yours

John"

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