domenica 9 dicembre 2012

"Ecco s'avanza uno strano lettore..."




I gruppi di lettura rappresentano uno stimolo per le biblioteche pubbliche a misurare le proprie capacità di accoglienza e sostegno […] Ci auguriamo che questa giornata sia un primo passo verso una rete estesa di scambi e di esperienze che hanno al centro la lettura condivisa in tutte le sue possibili espressioni e forme e la biblioteca pubblica come casa comune.
(Paolo Molteni, Presidente Sistema Bibliotecario Nord Est Milano)

Molti gli interventi interessanti al convegno "Ecco s'avanza uno strano lettore...", dedicato alla rete dei gruppi di lettura, che si è tenuto il 10 novembre scorso a Cologno Monzese.

Come la relazione di Luca Ferrieri, dedicata al “lettore comune”, che non legge per studio ma per piacere, ed al modo in cui questa forma libera di rapporto con la lettura è cambiata nel tempo (da Gutenberg all’attuale rivoluzione digitale, in bilico tra lettura massificata e individuale presa di coscienza, che porta all’apertura verso l’altro), verso inedite forme di “benecomunismo”.

O l’intervento di Cecilia Cognigni dedicato alle reti di lettori nelle città italiane . 
E inoltre, i resoconti internazionali sulle esperienze dei gruppi di lettura in Spagna (Jesus Arana Palacios) e Inghilterra (Rachel van Riel), uno dei paesi in cui i gruppi di lettura sono più radicati e capillarmente diffusi.
O ancora quello di di Anna Recaldini, dedicato alla lettura come “forma di contagio” e stimolo al contatto con l’altro.

L’intervento di Maria Teresa Carbone ha riguardato il rapporto, difficile ma sempre più auspicabile, tra gruppi di lettura e mondo editoriale, toccando anche la genesi e l’esperienza di Monteverdelegge (qui il video).

E dall’insieme delle opinioni a confronto emerge soprattutto il dato dell’assoluta (e preziosa) unicità del rapporto di ciascuno con la lettura, che, proprio per questo, è tanto più importante condividere con gli altri.



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